Pol Palli nasce nel 1977 in provincia di Bologna.
Il suo percorso artistico, che non si limita alla sola scultura, esula dagli studi accademici e dai cliché preconfezionati per dare spazio esclusivamente all’individuazione di una personale forma d’espressione, partendo da un’approfondita ricerca sui materiali e sulla trasformazione degli stessi in opere d’arte. Ferro, policarbonato, terra, cenere, pietro,legno ,carbone.,ognuno di essi sottoposto ad una lunga sperimentazione fino all’acquisizione di specifiche e personali tecniche di lavorazione.Le forme organiche e anatomiche sono le principali fonti d’ispirazione nell’arte figurativa di Pol Palli che col tempo ha assunto i caratteri di una radicale critica sociale.

L’inquietudine esistenziale, specchio riflesso di una civiltà decadente, si manifesta in ogni sua creazione. Volti immobili che emergono dal carbone. Umanoidi che prendono vita dal fango. Corpi femminili fusi, frammentati, sospesi nel policarbonato. Metalliche sculture sonore, un arsenale acustico che ridefinisce i contorni dell’avanguardia, aprendo la strada a territori sonori oscuri ed inesplorati. gelidi riverberi, loop dilatati, vibrazioni sospese in spazi siderali, pulsazioni post-industriali incantano e trascinano verso le profondità più cupe, nelle sconfinate galassie del suo stesso universo introspettivo. sperimentazione pura.libera.

Guglielmo Pagnozzi (Torino, 30 marzo 1970) è un sassofonista e clarinettista italiano, attivo sulla scena del jazz italiano dai primi anni novanta, ha suonato a fianco di numerosi artisti internazionali ed italiani in Italia, Europa, Stati Uniti e Africa. Agli inizi degli anni ’90, fonda l’Associazione Bassesfere insieme a Fabrizio Puglisi, Cristina Zavalloni e altri giovani musicisti dell’area creativa bolognese.Nel corso degli anni ’90 ha affiancato alla carriera jazzistica periodi di ricerca nella musica Klezmer con il gruppo Dire Gelt, nella musica arabo andalusa con il violinista marocchino Jamal Ouassini, nell’Hip Hop con Sangue Misto, nella musica popolare napoletana con Cristina Vetrone e le As Sur D, Guido Sodo e la milanese Mamud Band con la quale incide un disco insieme a Lester Bowie. Nel 2008 fonda il gruppo Voodoo Sound Club, band elettrica caratterizzata da un innovativo quanto “ancestrale” stile Afro-Funk, ancora attiva. Dopo un periodo di volontario “ritiro dalle scene” ricomincia a mettersi in gioco e tra il 2019 e il 2020 partecipa come attore al film Volevo Nascondermi del regista Giorgio Diritti, orso d’argento al Festival di Berlino, suona con Voodoo Sound Club al Jova Beach Tour di Lorenzo Jovanotti, al Berchidda Jazz Festival e al Torino Jazz Festival, fonda la compagnia di Teatro Sperimentale Nù con la quale realizza lo spettacolo per spettare solo “I’m Here for You”. Inizia la collaborazione stabile con il Teatro dell’Abc in qualità di musicista e di consulente artistico della sezione jazz; in tale veste realizza una fortunata ed apprezzatissima serie di “Lezioni Concerto” dal vivo sulla storia ed i protagonisti della musica Jazz insieme al giovane pianista, talento emergente bolognese, Emiliano Pintori.